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ANTEPRIMA
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ABSTRACT
I tre romanzi furono riuniti in un trittico per la loro unità dei temi.
Il passaggio dall’adolescenza alla maturità (il passaggio di crescita), caratterizzato dall’esplorazione e dalla scoperta o dal gusto per la trasgressione, nella maggior parte dei casi porta alla delusione, alla crisi individuale e, quindi, alla sconfitta; in alcuni casi persino al suicidio.
Lo scrittore descrive i personaggi dall’esterno, prestando minore attenzione all’ambiente che, a differenza di altre opere di questo periodo come Paesi tuoi, Il carcere o La casa in collina, è prevalentemente urbano.
Tra città e campagna vi è la classica contrapposizione che si evidenzia quando i protagonisti, per accedere al mondo adulto, devono abbandonare la tranquillità e le certezze del microcosmo rurale per introdursi nelle contraddizioni e ipocrisie della vita urbana.
Tra qualche giorno, il 24 agosto 2023, con la regia di Laura Lucchetti sarà proiettato il film omonimo, liberamente tratto dalla raccolta dei romanzi di Cesare Pavese, con la regia di Laura Luchetti.
L’AUTORE
Federico Petrarca è lo pseudonimo scelto qui, per la prima volta, da un autore di lunga data che, accogliendo la richiesta dell’editore, ha pubblicato in tre volumi i suoi appunti sui romanzi di Cesare Pavese.
Nel primo volume introduce Il carcere, che trasfigura l’esperienza del confino in Calabria, e La Casa in collina, due romanzi pubblicati da Einaudi nel 1948 nella raccolta Prima che il gallo canti.
In questo volume si sofferma su La bella estate, Il diavolo sulle colline, Tra donne sole, raccolti da Einaudi nel trittico La bella estate che, pubblicato nel 1949, vinse il Premio Strega 1950.
Nel terzo volume si sofferma su Paesi tuoi, il primo romanzo pubblicato da Cesare Pavese; La spiaggia, ove il lettore, avendo seguito questo percorso inverso proposto da Federico Petrarca, può immediatamente riconoscere i temi della narrativa pavesiana, ovvero l’amicizia, le radici, le descrizioni di paesaggi indimenticabili; Il compagno, ove il protagonista, al contrario di quelli conosciuti in Prima che il gallo canti, pur soffrendo il disagio esistenziale dell’epoca fascista, spera di poter dare un valore alla propria vita attraverso la politica, mediante la lotta civile, intendendo spezzare il cerchio di solitudine e di tragicità che circondava da sempre la vita di Cesare Pavese.